08 novembre 2006

Breve guida al Manchester City

Mi giungono spesso (o mai, ora non ricordo con precisione) mail di questo tenore:"Che ne pensi del Manchester City? Non ritieni interessante il Manchester City? Perché non ci parli del Manchester City? Come si spiega che il cotone nel mio ombelico è sempre blu, anche se porto la canottiera bianca?". Bene, mi avete convinto: oggi parleremo del Manchester City. Il Manchester City è un club di calcio della città di Manchester, come dice il nome stesso. Ha maglia azzurro cielo e calzoncini bianchi (nella foto esplicativa, appaio con la suddetta maglia; a causa della legge sulla privacy il mio volto è coperto da una creatura del demonio*).


Il Manchester City, pur essendo una squadra di secondo piano nella storia del calcio inglese e anche nel suo presente, vanta diversi tifosi illustri: tra essi ricordiamo il gruppo pop degli Oasis, Pietro Bembo e la salma di Anwar al-Sadat, il quale, com'è noto, non a caso era nato da madre anglo-egiziana. Da quando è deceduto a seguito di un attentato di matrice islamista, il 6 ottobre 1981, il presidente egiziano -precedentemente assai impegnato negli affari di Stato- trova quasi sempre il tempo di presenziare alle partite della sua squadra del cuore. Si può anzi sostenere che sia visto ormai come un habitué dai tifosi dei Citizens che si recano al Manchester Stadium o, fino al 2003, al glorioso Maine Road. E la puzza? Direte voi. Bè, è vero che in vita gli era consueta la minuziosa igiene degli arabi, ma col tempo ha fatto l'abitudine all'allegra mancanza di pulizia degli inglesi, e forse ha imparato che non è da questi particolari -semplici sovrastrutture- che si può giudicare l'anima di un popolo. Beh? Che sono quelle facce? Trovate strano che un club abbia tifosi in putrefazione? Secondo me è più strana una squadra di calcio che apre agli omosessuali (hier ist die selbe Nachricht auf Deutsch, von einem ziemlich lustigen Bild eines Cool-Schwul begleitet, verfügbar). E poi nel 1970, sotto il dolce cielo viennese e ad un passo dalla ruota del Prater, il Manchester City ha vinto il suo unico trofeo europeo, la Coppa delle Coppe, battendo in finale i polacchi del Gornik Zabrze**. Solo per aver impedito ad una squadra polacca di intristire l'Europa con la sua eventuale gioia rafferma, il Man City va ringraziato ogni mattina. Con ciò si conclude questo post, le campane già salutano la fine e le api vi ronzano intorno per mandarvi via. Alla prossima parleremo degli Wolverhampton Wanderers, o della Reggiana.

*un po' come la donna, ma senza creme depilatorie.
**dolce melodia di gessi nuovi su lavagne di rovere.

categorie:

visite dal 24 ottobre 2006