20 maggio 2007

Ma ora neanche i bambini vedono che il re è nudo

Recentemente è morto un ragazzo in una scuola milanese; il fatto ha destato scalpore, perché poco prima del decesso questi era stato visto da diversi testimoni mentre fumava una canna. A seguito della notizia, il centrodestra italiano ha immediatamente sostituito il concetto di tempo con quello di causa ed ha deciso che la morte era stata provocata dalla droga. Un comportamento peraltro curioso, visto che quando in passato si erano verificati casi simili –per esempio: vari politici e personaggi loschi, tra cui un grassone ladro, aggiustano le cose e cambiano le leggi e Berlusconi diventa un ricchissimo monopolista; oppure, uno spacciatore di cocaina entra al Ministero del Tesoro e un sottosegretario ha il naso bagnato; o anche, la mafia dirotta i suoi voti sulla Casa delle Libertà e Lunardi parla di convivenza con la criminalità organizzata- gli esponenti della stessa parte politica avevano sempre sostenuto che si trattasse di coincidenze. Ma questo è polemica sterile e ora non ci interessa. Ci interessa invece la salute pubblica, ci interessa la prevenzione, ci interessa il benessere della nostra gioventù; che ha tutto il diritto di crescere sana, in modo da puntare nella vita a traguardi ambiziosi, quali diventare un concorrente di Amici o fotografare con il telefonino la salma di un anziano polacco, senza imbattersi nel flagello della droga che così tante vittime miete tra i nostri giovani. Il grafico seguente, basato su un campione di circa un migliaio di morti improvvise di 15-25enni, mostra chiaramente quanto alta sia la mortalità post-canna.



Lasciamo stare le prime sedici voci del grafico, che non contano, e concentriamoci sulla tremenda minaccia dello spinello. Che parlino coloro i quali tengono davvero alla morale pubblica, dico io.

'Mettiamo un test obbligatorio anti droga nelle scuole italiane, per i figli dai 14 ai 18 anni, [quindi alle medie si può pippare? Bisognerà alzare la paghetta settimanale, allora. Ndt] perche' la famiglia e i ragazzi devono sapere che drogarsi fa male ed e' necessario su questo problema evitare ogni ipocrisia': Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, ai microfoni di Radio Anch'io.

Non so se capita lo stesso anche a voi, ma a me Casini che chiede di evitare l’ipocrisia mi fa venire in mente Bin Laden che parla di sicurezza negli aeroporti. Che so, poniamo una sera a Matrix, una cosa così:

Mentana-On. Casini, lei che guida un partito cattolico dopo aver divorziato fregandosene dei dettami della religione cattolica [o forse perché ha divorziato? Non sarà anche questo un nesso causale? Ndt], che ne pensa di questa vicenda?
Casini-Io direi di evitare l’ipocrisia.
Mentana-E lei, Bin Laden?
Bin Laden-Credo sia importante rafforzare la sicurezza negli aeroporti e a bordo degli aviomezzi. La gente ha il diritto di viaggiare sicura [applausi].
Mentana-E così abbiamo sentito l’opinione di due capi di movimenti ad ispirazione religiosa. Per questa sera è tutto, vi ricordo che domani non ci saremo a causa dell’attesissima fiction Padre Pio infoibato a Nassiryia. Con Castellitto nella parte di qualsiasi cosa.

Questo in prima battuta. In seconda battuta, la parola Casini reagisce con la parola ipocrisia cagionando una fiammata verde e una bestemmia. Baaam! Però, per quanto mi dia fastidio ammetterlo, stavolta Casini ha ragione: cerchiamo di evitare l’ipocrisia. Ad esempio, quando i nostri deputati e senatori intervengono sulla questione droga, ricordiamoci che uno su tre conosce la questione con particolare competenza, visto che fa lui stesso uso di droghe. Anzi, sapete cosa? Quando ci sono dichiarazioni pubbliche, ospitate o cose così, ne sorteggiamo per l’appunto uno su tre e gli appiccichiamo in fronte una bella pecetta con scritto “DROGATO”. Tipo a Matrix, due sere dopo:

Mentana-On. Scamorzetti, se c’è un tema scottante, adesso, è quello della droga. Lei che dice?
On- Scamorzetti-E’ bene evitare giudizi facili, dr. Mentana, o lasciarsi andare all’emotività [mormorii di fondo]. Aspettiamo che emergano elementi sicuri da questa dolorosa vicenda.
Mentana-Preferisce non esporsi, eh? Chissà se il combattivo Puzzolan la vede come lei.
Sen. Puzzolan-Non so, Mentana... Di sicuro ai miei tempi a scuola si studiava, altro che fumare o morire. E poi i risultati li vediamo nella perdità di competitività rispetto alla Cina e al Togo [applausi tiepidi].
Mentana-Lei riporta sempre tutto all’economia, Puzzolan… D’altronde proviene dal produttivo Nordest. Ma ora sentiamo il parere di un politico che invece ha costantemente a cuore la difesa delle basi tradizionali della società, l’onorevole Cuccupozzuolo; il quale, lo diciamo per chi avesse acceso solo in questo momento la tv, stasera è stato sorteggiato come tossicodipendente del terzetto.
On. Cuccupozzuolo (DROGATO)-Io non ho intenzione di nascondermi dietro un dito: la droga, l’omosessualità, le unioni libere e il laicismo, questi cavalli di battaglia della sinistra, stanno riducendo il nostro Paese come tutti vediamo. E adesso? Almeno di fronte alla morte di un ragazzo, la sinistra saprà riconoscere il fallimento delle sue battaglie ideologiche? La verità, caro Mentana [si accalora], è che non ci sono droghe pesanti e leggere, ci sono solo droghe. E vanno tutte punite e tenute lontane dai nostri giovani. Perché bisogna ricercare la salute dei nostri ragazzi, bisogna ripulire le scuole, devastate dall’egemonia marxista, bisogna soprattutto difendere la famiglia, che è il fondamento della società, della religione, della patria [applausi scroscianti, pioggia di reggiseni push-up e banconote arrotolate].

Sarebbe tutto molto più chiaro, molto più onesto, molto più veloce. Ha ragione Casini, diamine, ha decisamente ragione: evitiamo ogni ipocrisia. Forza Italia.

categorie: ,

visite dal 24 ottobre 2006