14 gennaio 2007

Sant'Antonio allu deserto

Quel noto delinquente laureato in giurisprudenza di Ziby mi ha giustappunto (o forse testé) coinvolto in una catena da blog. Per farla breve, dovrei rivelare cinque cose di me che non sapete. Che poi in realtà non ne sapete circa 56.780, essendo questa -peraltro- la ragione per cui tornate in questo blog. Ma passiamo repente alle cinque novissime novità.

1)Pronuncio usualmente "Zlatan Ibrahimović" ruttando. Talvolta mi riesce anche "Zlatan Ibrahimović svedese d'adozione". Sto lavorando per aggiungere "ma d'origine croatobosniaca".

2)Sono contrarissimo all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, mentre appoggerei decisamente quella dell'Iran, per ragioni storiche, linguistiche, sociali e razziali.

3)Il 6 luglio del 969 d.C. ho fondato il Cairo. In seguito ho abbracciato il Cristianesimo, seguendo poi in prevalenza la sua versione ortodossa, ho lottato con i Peceneghi e i Cumani della steppa, ho imparato a scrivere grazie ai missionari bizantini e mi sono ritirato dall'Elba alla Vistola a causa della pressione tedesca. Nel 1242 ho fermato i teutonici e i portaspada sul lago Peipus; ho combattuto valorosamente ad Ankara, anche se non avrei voluto partecipare alla battaglia. Ho sofferto il giogo tataro e mi sono organizzato nel mir e nella zadruga. Ai giorni nostri, sono stato il primo uomo nello spazio.
Tirando le somme, tutto quello che Francis Conte attribuisce a tali fantomatici "Slavi" nel suo libro omonimo, in realtà l'ho fatto io. Non si può dar retta agli storici francesi, escluso quel gran figo di Fernand Braudel.

4)Rimango sconvolto e affascinato dai colori come gli indios delle Antille dalle perline, all'arrivo di Colombo. Ho un'assoluta venerazione per tutto ciò che è variopinto e per il sigificato che i colori hanno. Mi piace tanto la curva di uno stadio ricoperta di sciarpe, mi piace la maglia degli Wolverhampton Wanderers e la bandiera dell'Uganda. Mi piacciono le ragazze con le magliette a righe, ma lì forse i colori possono anche passare in secondo piano. O forse no.

5)Ascolto e apprezzo la musica afro. Inaspettato, eh? E talvolta la ballo anche. E mi riesce pure bene, nonostante di solito io sia coordinato come Emile Heskey (beh, ora non esageriamo). Sarà che quando mi metto a ballarla è segno che il mio cervello e il mio corpo sono liberi e felici e si godono quel momento meraviglioso dell'esperienza umana che è l'ebbrezza (in senso lato).

N.B. Potrebbe anche esserci qualcosa di falso in questo post, ma non è detto.

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